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Lui & Lei

Primo incontro con G.


di Red_Luke_74
06.01.2025    |    21    |    0 4.0
"Quasi senza rendermene conto mi trovai sdraiato sul suo sedile, con lei sopra di me che si sbottonava la camicetta..."
Entrai in contatto con G. su una di quelle App cloni di Tinder.
A colpirmi del suo profilo fu soprattutto la foto in primo piano del viso a goccia nel quale spiccavano due grandi e dolci occhi nocciola.
Mi confermò il match il giorno stesso e anche se fin dai primi scambi di parole si mostrò timida, riuscimmo ad organizzare un incontro in Torino: una passeggiata con pizza a seguire in una zona frequentata dove potesse sentirsi sicura (era il suo primo incontro post divorzio ed era timorosa di conoscere estranei)

Venne così il giorno dell'incontro, lei era così come me la aspettavo dalle foto: donna mediterranea rotonda al punto giusto, con bei capelli neri e quegli occhioni nocciola che mi piacevano tanto. Vestiva in modo molto semplice: una camicetta, una gonna e un paio di scarponcini leggeri e comodi.

La passeggiata e la cena andarono bene, chiacchierammo piacevolmente ed ebbi modo di notare che tendeva a starmi vicino, sfiorandomi di tanto in tanto il braccio e la mano. Quando poi ci sedemmo uno di fronte all'altro per la pizza la notai più volte guardarmi dritto negli occhi mentre si umettava le labbra o si attorcigliava distrattamente una ciocca di capelli con le dita.

Finita la cena salimmo nuovamente in macchina, con l'intento di andare in un locale carino a finire in bellezza la serata e così, mentre facevo manovra per uscire dal parcheggio lei iniziò a consultare il cellulare alla ricerca di un bel posto, e nel farlo si era appoggiata alla mia spalla destra... a quel contatto sentii un forte calore nascermi dentro, interruppi la manovra, mi girai verso di lei e la baciai sulla bocca, con ardore, abbracciandola.

Lei si lasciò dapprima andare completamente al mio bacio, poi mi strinse anche lei nel suo abbraccio e ricambiò con passione.
Le nostre bocche giocarono passionali per qualche minuto, poi lei si staccò, mi guardò negli occhi e mi fece:
"A questo punto della serata dove le porti, di solito (le donne)"?
"Solitamente mi accompagnano a casa loro" risposi "io abito ad un'ora da qua e molte preferiscono non viaggiare"
Un attimo di silenzio, poi continuò "A casa mia non possiamo, c'è mia figlia questa sera.. ma aspetta, ho un'idea"
Annuii, rimanendo in silenzioso ascolto
"Ti andrebbe un posto tranquillo, in macchina?"
Sorrisi, annuendo, eccitato all'idea
Lei sorrise, di rimando "Bene, prendi quella strada..."

Misi in moto la macchina e dopo qualche minuto arrivammo in una stradina che si allontanava da un parcheggio, al limitare di un quartiere di periferia. La stradina terminava parallela al muro esterno del cortile di una vecchia villa disabitata, abbastanza lontana dalla strada per essere al sicuro da sguardi indiscreti ma ancora sufficientemente illuminata da ottenere un effetto penombra adattissimo alla situazione.
Fermai la macchina e appena slacciate le cinture riprendemmo a baciarci con passione, mentre le nostre mani iniziarono ad esplorare la pelle dei nostri corpi.

Quasi senza rendermene conto mi trovai sdraiato sul suo sedile, con lei sopra di me che si sbottonava la camicetta... le scostai una coppa del reggiseno ed iniziai a giocare con il capezzolo, mentre la sua bocca tempestava di baci il mio collo ed il suo inguine si muoveva ritmicamente contro il mio.
Perso nell'ondata di piacere che stava iniziando a pervadermi emìsi un sospiro che si concluse con un "uaho..."
Lei mi guardò ancora negli occhi e sussurrò "Stai iniziando a capire, vero? Senti anche tu la stessa chimica..."
Le risposi baciandola, ancora più appassionatamente, mentre le mie mani si infilarono sotto la gonna e l'intimo, ad accarezzarle e stringerle i glutei.. lei rispose premendo ancora di più il suo inguine sul mio ed intensificando i movimenti

Non potevo più resistere, il mio sangue stava ribollendo di passione, dovevo sentirmi dentro di lei!
Così iniziai a slacciarmi la cintura ed i pantaloni, lei in tutta risposta si alzò leggermente per lasciarmi spazio e mi mise un seno in bocca per farmici giocare. Iniziai a suggere dal capezzolo e a baciarle il seno mentre armeggiavo per liberare il mio membro dalla prigione di Jeans e Boxer, con lei che ogni tanto si abbassava e mi faceva sentire il calore della sua eccitazione sulla mano.

Divenne un gioco: la mia bocca divideva il tempo tra i suoi seni e le sue labbra, mentre le mie mani dividevano il tempo e l'attenzione tra lo spogliarmi e giocare con il suo fiore, ormai bagnata ed eccitata; ridevamo, ci baciavamo ed emettevamo piccoli gemiti di piacere.

Quando finalmente finalmente riuscii ad abbassare quel che bastava i pantaloni ed i boxer, la strinsi per i fianchi sotto la gonna per avvicinarla a me e, scostandole l'intimo, iniziai a penetrarla lentamente con il mio membro.
La calda e morbida sensazione di essere dentro di lei mi estasiava di piacere e le nostre labbra si incollarono in un bacio strettissimo, mentre lei iniziava a muoversi sopra di me e sentivo i suoi caldi umori colarmi sulla pelle.

Giocammo a cambiare ritmo, un momento più dolce e passionale, quello successivo più veloce ed intenso... poi ogni tanto le bloccavo i fianchi, impedendole di muoversi, ed iniziavo a dettare io il ritmo con i miei movimenti pelvici.

Scoprii così che uscendo quasi completamente da lei, giocando per qualche istante con il glande sulle sue labbra per penetrarla nuovamente quando meno se lo aspettava le donava fortissime sensazioni... ogni volta che lo facevo mi abbracciava più intensamente, schiacciando la sua bocca contro la mia per soffocare l'urlo di piacere e quasi mi graffiava la pelle delle spalle con le unghie, mentre io continuavo muovendomi velocemente e con forza dentro di lei, prolungando il suo piacere... ed il suo urlo soffocato.

Finito l'urlo, stringeva le cosce sui miei fianchi, staccava le mie braccia dai suoi e, riprendendo a guardarmi negli occhi con uno sguardo intenso ed un piccolo "ringhio" sulla bocca (come a dire "adesso tocca a me comandare") iniziava a dare lei il ritmo, muovendosi sopra di me e rendendomi pan per focaccia, facendomi uscire e rientrare in lei quando meno me lo aspettavo.

Ci alternammo in questi giochi per... non lo ricordo di preciso... persi completamente il senso del tempo... so soltanto che i finestrini dell'auto erano sempre più appannati e io mi sentivo sempre più piacevolmente bagnato dagli umori della sua eccitazione.

Ricordo però con molta chiarezza che ad un certo punto mi impedì di riprendere il controllo, scostando le mie mani quando tentai di fermarle i fianchi, ci riprovai e lei le scostò con ancora più fermezza, si alzò leggermente su di me, quello che bastava per guardarmi negli occhi e sussurrare "sta bravo..."
Spostai le mani, una sulla schiena e l'altra ad accarezzarle la nuca, facendole capire che le lasciavo il controllo... al che lei si erse fino a che il tettuccio dell'auto non glie lo permise, appoggiò le sue mani sul mio petto ed iniziò a muoversi su di me avanti ed indietro, sfregando il suo clitoride sul mio pube, mantenendo la penetrazione al massimo.

Accelerò il movimento lentamente, facendolo diventare via via più intenso e mentre la smorfia di piacere sul suo volto diventava sempre più evidente capii che non mancava molto al suo orgasmo; in realtà non mancava molto neppure al mio e la cosa mi preoccupava non poco perché non sapevo se facesse uso di contraccettivi!

Il mio timore dovette trapelare in modo piuttosto visibile, perché tra un gemito e l'altro mi disse "Vieni liberamente... voglio sentirti venire dentro di me, Luca!"
Sentirglielo dire in quel modo, con le la voce rotta dai primi tremori del suo orgasmo in arrivo, fu come una iniezione di fuoco nelle mie vene e nelle mie pelvi...mi sentivo pulsare di calore, iniziai a spingere l'inguine al ritmo dei suoi movimenti, fino a che lei non iniziò a tremare, stringendo le gambe contro i miei fianchi e la vulva attorno al mio pene... potevo sentire le contrazioni dell'orgasmo attraversarle il corpo e trasmettersi al mio mentre mi abbracciava con quanta forza aveva.

Fu in quel momento che esplosi, tra una contrazione e l'altra della sua vagina iniziarono le mie, mentre venivo pervaso di piacere bollente potevo sentire il mio sperma uscire dal mio corpo ed entrare nel suo, mentre i ritmi delle nostre contrazioni si sincronizzavano ed i nostri orgasmi diventavano una cosa sola.

Rimanemmo così, abbracciati l'uno all'altro senza muoverci per diversi minuti... se dovessi azzardare potrei dire anche mezz'ora, durante la quale continuavo ad essere, anche se a riposo, dentro di lei ed i nostri respiri ansimanti erano interrotti solo da teneri baci e carezze.

Ecco, fu questo il primo, indimenticabile incontro con G. Un incontro che ancora oggi rivivo volentieri mentre voglio dedicarmi del tempo ad accarezzarmi e godere pensando a qualcosa di bello.
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